Bishamonten
Dio giapponese al quale sono attribuite molte funzioni, ma che è conosciuto principalmente come dio della guerra, dispensatore di salute e protettore di coloro che venerano il “Loto della Giusta Legge”. Fu invocato con successo dal Principe Shotoku, nel 587, durante la campagna contro le famiglie giapponesi anti-buddiste. Protegge contro i demoni e le malattie, ed è uno degli Shitenno, guardiano di uno dei quattro punti cardinali (il Nord): Colui che sa tutto, Colui che sente tutto all'interno del reame, Colui che sta sempre ascoltando, completamente versato negli insegnamenti del Buddha.
Bishamon è anche uno degli Shichi Fukujin. Nell’iconografia ha l’aspetto di un
re potente con indosso una completa armatura, con una lancia in una mano e una
pagoda nell’altra. Questa pagoda simboleggia la divina casa dei tesori. Egli è
sia un protettore che un dispensatore di questi tesori: difatti li divide solo
con coloro che “sono degni”.
Bosatsu
La forma giapponese del sanscrito bodhisatva, una
manifestazione del Buddha nel passato, nel presente o nel futuro. Anziché
entrare nel nirvana, fuggendo così il peso dell’esistenza individuale, un
bodhisatva ha deciso di rimanere sulla terra per fare del bene all’umanità.
Byakko
Uno degli Shishin, guardiano dell’Ovest.
La Tigre è associata all’autunno, al bianco, al metallo,
all’elemento del vento e alla virtù della rettitudine. Quando un pezzo di
metallo durante un funerale è messo sulla tomba viene fatta una connessione con
il dio, che combatteva gli spiriti malvagi che minacciavano la tomba. Una tigre
di giada bianca veniva utilizzata nell’adorazione della divinità.
Carpa
Simbolo della gioventù, dell’audacia, della perseveranza, della forza e dell’autodifesa in Giappone e Corea. Secondo la mitologia giapponese nel Lago Biwa (è il più esteso del Giappone, nell’Honshu centro occidentale, vicino a Kyoto, e riveste un ruolo importante nella storia e nelle leggende giapponesi) vive una grande carpa, lunga tre metri, che divora la gente che affoga nel lago. Il 5 maggio si celebra la Festa dei Ragazzi. In questa festa la carpa è la principale decorazione e viene appesa agli alberi e alle pareti.
Centipede
Terrificante mostro mangiatore di uomini grande come una
montagna. Viveva nei monti del Giappone nei pressi del Lago Biwa (comincio a
pensare che ‘sto lago sia un posto da evitare NdA). Il re drago di quel lago
chiese al famoso eroe Hidesato di ucciderlo per lui. L’eroe lo uccise con
una freccia bagnata nella sua stessa saliva trafiggendone il cervello.. Il re
drago ricompensò Hidesato donandogli un sacchetto di riso che non si sarebbe
mai svuotato e avrebbe nutrito la sua famiglia per secoli.
Chimata-no- Kami
Dio giapponese dei crocevia, delle strade maestre e dei
sentieri. In origine era un dio fallico, per cui spesso agli incroci era
collocato un simbolo fallico.
Chujo Hime
Una monaca giapponese, che si credeva fosse
l’incarnazione della dea Kannon. Inventò l’arte del ricamo e si pensa che abbia
aiutato gli dei a fare il famoso ricamo del Filo di Loto, raffigurante i fiori
del paradiso, custodito nel tempio di Toema Dera.
Chup-Kamui
Dea del sole dei popoli Ainu. In origine era la dea della
luna, ma era una fanciulla timida e dopo una notte in cielo a osservare tutti i
comportamenti peccaminosi sotto di lei, pregò il dio del sole di scambiare il
posto con lei; questi accettò.
Daikoku
Dio giapponese della salute, protettore del suolo e
patrono degli agricoltori. È uno degli Shichi Fukujin. Detto il Grande Nero,
esaudisce i desideri dei mortali. Viene raffigurato come un uomo grasso e
prospero, seduto su due sacchi di riso e con un sacco di gioielli sulle spalle.
Sul petto ha un disco solare d’oro e nella mano tiene un mazzuolo magico, simile
alla cornucopia greca: questo corno dell’abbondanza può infatti produrre
qualsiasi cosa quando è colpito. Alcuni dicono che quando il dio scuote il
mazzuolo magico, da esso escono delle monete. Altri dicono che i credenti
vedranno i propri desideri avverati se picchiano un mazzuolo simbolico a terra
per tre volte e poi li esprimono. E’ spesso raffigurato con Ebisu, e di dice
che i due siano padre e figlio. Daikoku è anche protettore della cucina e
dispensatore di cibo. E’ spesso associato all’animale del topo, il quale è
raffigurato con la testolina che fa capolino dai sacchi di riso o mentre gioca
con il mazzuolo magico.
Donna della montagna
Demone femminile giapponese che vive nei boschi. Vola
come un insetto ma è più grande e più forte di un uomo. Si crede che sia in
grado di sollevare un viaggiatore incauto e divorarlo.
Dosojin
Termine che si riferisce alle divinità Shinto delle
strade e delle frontiere. Sono chiamati anche Sai no Kami o Dorokujin in alcune
aree. Queste divinità dimorano nelle pietre di segnalazione trovate ai confini
dei paesi, nei passi montani, e nelle vicinanze delle cittadine. Nelle arre
urbane sono spesso create delle pietre dosojin che vengono poi sistemate agli
incroci e vicino ai ponti, per proteggere i pedoni. Essendo i protettori dei
confini dei villaggi, i Dosojin tengono fuori gli spiriti maligni e le
catastrofi, e proteggono il villaggio da influenze negative provenienti
dall’esterno.Queste pietre di segnalazione possono avere soltanto delle
iscrizioni ma più spesso raffigurano forme umane, frequentemente quelle di un
uomo e una donna, la manifestazione definitiva del matrimonio e della
fertilità. In alcune località i Dosojin sono venerati come kami della nascita
senza complicazioni.
Dozoku Shin
E’ il kami ancestrale di un dozoku, un gruppo di
parentela. Il gruppo comprende le famiglie collaterali (bunke) di una famiglia
principale (honke). L’adorazione del dozoku shin è perpetrata dalla casata
principale.
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