Oni
Nella mitologia giapponese, gli Oni sono demoni, a volte
rappresentati come giganti, a volte simili ad esseri umani. Gli artisti li
dipingono come esseri cornuti indossanti pelli tigrate, senza collo, con
lunghissimi capelli una bocca enorme e dita artigliate. Questi dipinti non solo
rendono il sovrannaturale, ma anche l'incarnazione della parte malvagia della
natura. Per i giapponesi, infatti, Oni è l'incarnazione del concetto di
"male". Gli oni della terra, secondo le credenze buddiste, sono
responsabili di epidemie terremoti e altri disastri naturali, mentre gli oni
dell'Inferno cacciano i peccatori e li portano con un carro a Emma-o, il dio
degli Inferi. Queste due razze hanno pelle e vesti colorate in due modi
diversi, ma ogni leggenda ha la sua versione. Possono essere, rispettivamente
per terra e inferi, azzurri e rossi (la versione più comune, vi sono parecchie
statue in Giappone raffiguranti un Oni dalla pelle celeste e uno dalla pelle color
fuoco), verdi e rossi oppure al contrario rossi e verdi. Tra gli Oni vi sono
anche presenze invisibili, che possono però essere trovate perchè cantano o
fischiettano. Gli oni femmina erano donne trasformate in demone dalla gelosia o
dopo morte violenta. Gli oni si nutrono di carne umana o secondo alcune
leggende di anime umane. Prediligono quelle dei bambini (le mamme giapponesi
usano dire "fai il bravo o ti mangia l'oni") Per cacciare questi
demoni si organizza la cerimonia di "Oni Yarabi", un rito di
purificazione che in Giappone è fatta in templi case e scuole il 3 febbraio. la
cerimonia consiste nelo gettare semi di soia (mamemaki) al vento urlando
"oni wa soto" (Demoni fuori!) e poi dentro l'edificio urlando
"Fuku wa Uchi" (Fortuna dentro!).
Otohime
“Gemma luminosa”, bellissima figlia di Ryujin, re del
mare. Sposò Hoori e diede alla luce un figlio, dopo di che si tramutò in drago
(la forma originaria di suo padre). Viene chiamata anche Toyotama.
Oya-Shima-Guni
Le otto isole originarie della cosmologia giapponese.
Chiamate “Regione-dell’Isola-Progenitrice” furono le prime parti dei mondi
solidi tratti nella creazione dall’oceano. Fu data loro forma dagli dèi Izanagi
e Izanami.
Ponte Sospeso Che Conduce Al Cielo
Il ponte oscillante che conduce dal cielo al Monte
Takachihi, da cui si può raggiungere la terra. Il ponte appartiene alla dea
della danza Uzume, la quale è sposata al Dio dei Sentieri, che ne è il
guardiano.
Raicho
L’Uccello del Tuono giapponese. Ha l’aspetto di un corvo,
ma è in grado di produrre un rumore terrificante. Questa creatura vive in un
albero di pino (il quale notoriamente attira i fulmini…).
Raiden
Il dio giapponese del tuono (“rai”) e del fulmine
(“den”). Impedì che i Mongoli invadessero il Giappone: stando seduto su una nuvola
scagliò una pioggia di fulmini sulla flotta degli invasori. Solo tre uomini
sopravvissero. Raiden è raffigurato come un demone rosso, con artigli affilati,
che porta un grosso tamburo. Adora mangiare ombelichi umani. L’unica protezione contro di lui è nascondersi sotto una zanzariera.
Raijin
Uno degli dèi giapponesi del tuono. Raijin è descritto
come un uomo muscoloso che porta una serie di tamburi di cui fa uso per
produrre il rombo del tuono. Secondo una leggenda, in origine lui e Fujin erano
demoni che si opposero agli dei. Il grande Buddha ordinò al suo esercito di
catturarli. Dopo una dura battaglia fra i due dèmoni e trentatré dèi. Alla
fine (ovviamente) i due furono catturati e convertiti.
Raiju
Demone giapponese il cui nome significa “animale tuono”.
Si tratta di un demone del fulmine in forma di gatto, di tasso o di donnola.
Durante i temporali diventa estremamente agitato e salta di albero in albero.
Se un albero mostra i segni di un fulmine, la gente dice che gli artigli di
Raiju lo hanno graffiato. A questo demone piace nascondersi negli ombelichi
umani, quindi durante i temporali se una persona ha
paura dovrebbe dormire girata sul ventre.
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