luci colorate

venerdì 8 aprile 2016

Divinità giapponesi 1



Aizen-Myoo

Divinità giapponese dell’amore, adorata dalle prostitute, dai signori feudali, da cantanti e musicisti. Nonostante il suo aspetto feroce (aveva un terzo occhio verticale in mezzo ai due normali, una testa di leone tra i capelli, sei braccia e il volto corrucciato) era considerata come un benefattore della razza umana: Le si attribuiva il potere di calmare le passioni e di stimolare sentimenti di benevolenza e di pietà. Originariamente rappresentava l’amore che cambiava in illuminante desiderio.

 Ajari Joan
 Sacerdote giapponese del monte Hakkotsu-San (Montagna Scheletrica, o Il monte dello scheletro). Un giorno si innamorò di una fanciulla, un peccato per i sacerdoti buddisti. Divenne allora un Akuma, un demone, e distrusse il suo stesso tempio. Quando fu vecchio riacquistò la ragione e si sedette a pregare. Continuò a borbottare preghiere anche dopo la sua morte, diventando uno scheletro che prega.

 Aji-Shiki
 
Giovane dio giapponese , abbatté la tomba del suo defunto amico. L’edificio cadde dal cielo fin sulla terra, e qui diventò il Monte Moyama

Aji-Suki-Taka-Hi-Kone
 
Uno dei tantissimi dei giapponesi del tuono. Nacque nel rumore e quando crebbe diventò ancora più rumoroso. Per farlo tacere, gli dèi lo presero in braccio e lo mandarono su e giù per una scala: questo spiega il motivo per cui il rumore del tuono si avvicina e poi si allontana.

 Amaterasu
 
Divinità dello shintoismo, governatrice del Piano del Paradiso, il cui nome  significa “la grande dea che illumina il cielo”, o “Colei che brilla nel paradiso”. E’ la figura centrale del pantheon giapponese, e la famiglia imperiale sostiene di discendere da lei. E’ la figlia più vecchia di Izanagi. Era così luminosa e brillante che i suoi genitori la mandarono dal Celestial Ladder su in paradiso, ove governa da allora. Quando suo fratello, il dio delle tempeste Susanowo, prese a devastare la Terra i due si posero alle due estremità della Via Lattea insultandosi a vicenda. Da questo litigio nacquero altre divinità che causarono ulteriori liti.  Poi, stanca del fratello, Amaterasu  si ritirò in una caverna perché lui era troppo rumoroso, portandosi via il sole e chiuse la caverna con un grosso masso. La sua sparizione privò  la Terra della luce e della vita. I demoni governavano la terra. Le altre divinità le offrirono uno specchio, una collana e delle stoffe per calmarla, ma Amaterasu insistette a restare nella grotta insieme al sole. Infine Uzume, la dea del riso, riuscì a farla uscire: prese a ballare una danza allegra e lasciva davanti alla porta, e le risate delle altre divinità risvegliarono la curiosità di Amaterasu. Quando uscì dalla caverna ne sfuggì un raggio di luce (quella che viene chiamata alba). La dea vide il proprio riflesso in uno specchio che Uzume aveva appeso su un albero vicino. Quando si avvicinò per dare un’occhiata, gli dei la afferrarono e la tirarono fuori dalla grotta. Così lei tornò al cielo, portando la vita di nuovo nel mondo. Più tardi creò i campi di riso, chiamti “inada”, e insegnò alla gente a navigare e a coltivare i bachi da seta.
Susano-o fu esiliato a Izumo, dove sposò una vergine che aveva salvato da un drago a cui doveva essere sacrificata. I loro discendenti regnarono sul Giappone finché i discendenti di Amaterasu non li sottomisero.
A Ise (isola di Honshu) si trova un santuario a lei dedicato, in cui si conserva il sacro specchio, simbolo solare (rappresenta il corpo della dea), che Amaterasu diede al nipote Ninigi, insieme alla sciabola e ai gioielli, conferendogli il mandato di governare il Giappone.
Una curiosità: nel cartone animato “Pollon”, dove, per chi non lo sapesse, i Giapponesi hanno rivisitato le leggende greche, c’era una puntata simile, evidentemente ispirata a questa leggenda, in cui Apollo si nasconde in una grotta portandosi via il sole, e Bacco lo fa uscire ballando… Non è bello vedere come una leggenda può adattarsi benissimo anche a una mitologia completamente diversa?

 Amatsu Kami
Dèi giapponesi del cielo. Sono i kami celesti e sono eterni. Gli Amutsu-Kami vivono “al di sopra”, e sono opposti agli Kunitsu-Kami, i kami della terra.

Amatsu Mikaboshi

Dio giapponese del male. Il suo nome significa “Venerabile Stella del Cielo”.

Amida
 
Amida è in Buddha che avrebbe fatto un voto in quarantotto punti, il diciottesimo dei quali sarebbe costituito da questa complessa formula: "se ottengo di diventare Budda, vi rinuncerò se coloro che credono in me e chiedono di entrare nel paese puro (cioè nel luogo dove si è usciti per sempre dalle trasmigrazioni) non saranno esauditi". Amida dunque si fa garante, sotto pena di perdere i propri privilegi di Budda, della certezza che coloro che chiederanno con ardente preghiera di sfuggire al ciclo delle nascite, verranno esauditi.
E’quindi  il dio a cui i Giapponesi guardano al momento della morte. Simbolo dell’amore universale, gli si attribuisce la custodia e la difesa delle anime umane contro le tentazioni. Per questi suoi attributi, dunque, ai fedeli che vogliono ottenere la salvezza è sufficiente un atteggiamento di semplice devozione, anche soltanto ripetendo con fiducia il suo nome.È il “signore del Paradiso Occidentale” (dove risiedono i Beati), viaggia su una coppia di pavoni e la sua arma è il loto. Il regno di Amida ha fiori di loto traboccanti di ambrosia che sbocciano su campi con alberi traboccanti di gioielli, tra i rami dei quali cantano uccelli meravigliosi mentre dal cielo suonano melodiose campane. Sopra ciò vi è Buddha con i suoi angeli che lanciano petali al vento.

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