luci colorate

venerdì 8 aprile 2016

divinità giapponesi 19



 Uwibami
Mostruoso serpente gigante della mitologia giapponese che può volare nel cielo, abbattersi in picchiata e inghiottire tutto intero un uomo a cavallo. L’eroe Yegara-no-Heida riuscì a ucciderlo.

Uzume
La dea shintoista giapponese della gioia e della felicità, chiamata Figlia dei Cieli e Schietta Donna del Cielo. Il suo nome significa “turbinio”. È anche dea della buona salute, che la gente ottiene bevendo l’acqua benedetta della sua fonte. Quando la dea del sole Amaterasu si nascose in una grotta e la Terra si coprì di tenebre e divenne sterile, fu proprio Uzume che la fece uscire. Con le sue danze provocanti e ondeggianti fece ridere gli dèi così forte che Amaterasu uscì incuriosita dalla grotta. La sua uscita riportò luce e vita sulla Terra. Suo fratello Ninigi fece sposare Uzume alla divinità posta a guardia del Ponte Fluttuante dei Cieli, Sarudahiko Okami. Le danze di Uzume (Ama-no-uzume) si possono trovare nei riti popolari come quello per evocare i morti, la “Kagura” (danza mimata), e un‘altra che è simile alle movenze che si fanno durante la semina.

Yama-no-kami
La dea giapponese della caccia, dei boschi, dell’agricoltura e della vegetazione.

Yamato
L’anima del Giappone, lo spirito giapponese. È l’autentico nucleo ed essenza della nazione giapponese ancor prima che ne incominci la vera storia.

Yeta
Mendicante giapponese. Talora questo mendicante è Inari travestita. Una donna che vuole avere un bambino deve fare una generosa elemosina ad uno Yeta e così potrà avere il figlio. Un sacerdote o un saggio buddista può vedere quale Yeta è umano e quale lo sembra soltanto.

Yofune-Nushi
Serpente marino della mitologia giapponese. Viveva in una caverna sotto gli scogli della costa dell’Isola di Oki. Ogni anno, la notte del 13 giugno, bisognava offrire al serpente una bella fanciulla. Se ci si fosse rifiutati, il serpente avrebbe provocato tempeste e distrutto la flotta dei pescherecci. Un anno, una ragazza di nome Tokoyo si offrì volontaria come successiva vittima del serpente. Non appena il mostro le si avvicinò, pronto a divorarla, estrasse un coltello e lo colpì agli occhi. Quando il serpente arretrò dolorante e confuso, Tokoyo lo uccise.

Yomi
Nella cosmologia giapponese lo yomi (“terra della notte”) è il regno dei morti.

Yomi-no-kuni
Nella credenza scintoista giapponese è l’oltretomba, dove orribili creature sorvegliano le uscite. Tuttavia non si tratta in un posto uguale agli altri inferni, dove le anime dei defunti vengono tormentate senza speranza di redenzione. Yomi-no-kuni è piuttosto un luogo in cui le anime vengono purificate. Questa particolare visione fu introdotta dopo la discesa di Izanami in quel regno e la purificazione rituale di Izanagi nel fiume dopo il suo ritorno dall’oltretomba.

Yorimasa
Celebre eroe giapponese. Quando fu scoperto un mostro sulla sommità del palazzo dell’imperatore, Yorimasa lo uccise e fu ricompensato con la mano della nobile Ayame. Ricevette inoltre la famosa spada chiamata shinischi-o (“Signora dei Leoni”).

Yosei
Fate giapponesi. Vengono viste assai spesso sotto forma di uccelli, gru o cigni. 

Youkai

La parola youkai è composta da “you”, “che attrae”, “che seduce” e da “kai”, “apparizione”. Appartengono a questa categoria tutti i folletti, spiritelli maligni e mostri delle tradizioni popolari. Fanno la loro apparizione al crepuscolo e a differenza degli yuurei hanno caratteristiche grottesche e bizzarre.

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