luci colorate

sabato 30 gennaio 2016

Draghi elementari:drago di fuoco e drago d'aria

IL DRAGO DI FUOCO
Trasmutazione, Maestria, Energia


La leggenda parla di una caverna segreta sulla cima della collina, forse usata per cerimonie di iniziazione. Draghi fiammeggianti spesso sono a guardia di tali caverne, per guardarle dalla dissacrazione di gente avida e per offrire i loro tesori a chi li merita. In prirno piano, appoggiato a una roccia, un ornamento d’oro   un collare celtico che indica rango elevato, posizione di comando e maestria.

Draig teine porta vitalità, entusiasmo, coraggio e una notevole capacità di superare gli ostacoli e di trovare l’energia necessaria per affrontare i problemi della vita. Avere il potente Drago di Fuoco come alleato ti farà immediatamente capace di esprimere le qualità necessarie ad essere leader o maestro. Con molta attenzione e capacità, il drago darà carburante al fuoco interiore che potrà essere diretto e canalizzato con una precisione quasi da laser per aiutarti a superare prove e raggiungere obiettivi.


LA TRADIZIONE DEL DRAGO Di Fuoco


A lui che, fiammeggiante, cerca tumuli sepolcrali,
Lui, il mellifluo e vendicativo drago che vola per la notte,
Avvolto nelle fiamme; ogni uomo lo teme grandemente
Beowulf

Il padre di Re Artù, Uther, una volta ebbe la visione di un drago fiammeggiante. Rimase così colpito da chiedere immediatamente ai suoi sacerdoti druidi di spiegargliene il significato. Gli fu detto che un tale drago fiammeggiante significava che sarebbe diventato re. Uther decise allora di chiamarsi “Pendragon”, che significa “Testa di Drago”. Fu a quel punto che il drago divenne l’emblema araldico e l’animale totemico della più grande linea di discendenza di re inglesi   i Pendragons.

Questo fatto, che segna le fondamenta della storia di Artù, ci dà l’opportunità di comprendere il Drago di Fuoco. Ognuno dei quattro draghi, quello d’acqua, di terra, di aria e di fuoco, rappresenta energia e potere, ma ognuno media le stesse energie in un modo diverso e, alla fine, saremo chiamati a integrare ed armonizzare questi quattro differenti tipi di “energia dragonica” nel nostro essere. L’energia del Drago di Fuoco ha a che vedere con l’essere re, l’essere leader, il governare, l’essere maestri. Per questo i Druidi furono capaci di interpretare con tanta accuratezza la visione di Uther. Si dice che suo figlio, Artù, portasse un drago dorato sull’elmetto a simboleggiare il suo rango, e il drago di fuoco ha continuato ad essere simbolo, da allora, di autorità e potere.


MERLINO E I DUE DRAGHI

La leggenda racconta che la bandiera gallese, che mostra uno di questi draghi, derivi dal tempo in cui il Re Vortigern scoprì di non essere capace di costruire la sua fortezza a Dinas Emrys perché le fondamenta di pietra crollavano continuamente. Merlino, che ancora era un ragazzo conosciuto come Emrys, fu portato a corte e, con la sua visione mistica, riuscì a spiegare che due draghi stavano combattendo in un lago sotto la fortezza scuotendone le fondamenta. Uno era rosso e rappresentava i Bretoni, l’altro era bianco e rappresentava i Sassoni. Re Vortigern ordinò di scavare in profondità per vedere se Merlino dicesse la verità o meno. Furono trovati entrambi i draghi, che cominciarono a combattere. Alla fine il drago rosso vinse e diventò l’emblema del Galles.
 











IL FUOCO DEL DRAGO

I draghi di questi racconti di antica tradizione sono raffigurati come maligni, ma nella tradizione dei Druidi il drago di fuoco ha una valenza neutra di fatto, il drago è maligno o benigno in accordo al nostro grado di evoluzione. Non tutta la conoscenza può essere usata da tutti, non ogni potere può essere usato da tutti. Sono ben noti i pericoli nei quali si può incorrere se potere e conoscenza cadono in mani corrotte. Il drago di fuoco è maligno soltanto se è incontrato da chi non è preparato o non è sufficientemente forte da potere sostenere le energie che rappresenta   a questo punto ci si può sentire esauriti o “bruciati”. Il Drago di Fuoco è a guardia del tesoro del Fuoco Interiore che brucia in ognuno di noi e che nella tradizione druidica è chiamato Fuoco del Drago, o Nwyre, ma che comunque è più vastamente conosciuto in Oriente con il nome di Kundalini. Questo fuoco circola attraverso i nostri centri psichici, o chakra, e il suo risveglio prematuro, indotto con l’uso di droghe o di tecniche esoteriche non appropriate, può portare a gravi disturbi psicologici e persino a malattie fisiche. Non c’è da meravigliarsi, quindi, che il drago che sta a guardia di questa potente energia sia raffigurato come feroce, per le gravi conseguenze che possono derivare dal cattivo uso della sua potenza.”



IL DRAGO D’ARIA – DRAIG-ATHAR

 
“Ispirazione, Visione Interiore, Vitalità


Il Drago d’Aria. Venire in contatto con il drago d’aria può avere un effetto fulminante per psiche e intelletto, ed è per questo che va trattato con attenzione e considerevole rispetto. A volte si manifesta con improvvisi lampi di illuminazione. Draig athar porta visione e chiarezza al tuo pensiero e alla tua immaginazione. Come vettore di poteri divini, il drago d’aria può essere visto come un messaggero del Dio del Cielo. 


LA TRADIZIONE DEL DRAGO D’ARIA


Da qualche parte nelle regioni montagnose di Snowdonia, in Galles, si trovano i resti dell’antica città di Emrys, dimora degli alchimisti druidi conosciuti come Pheryllt. Nella tradizione gallese, questa città di ambrosia era anche conosciuta come Dinas Affaraon   la “Città dei Poteri più Alti”. Qui abitavano i draghi di Beli, una delle principali divinità britanniche. Il bardo Taliesin descrive uno di questi draghi nel suo poema Protection of the Honey Isle: “Una profonda caverna si apre davanti a me, e grandi rocce le fanno ombra. Il drago esce e striscia verso le coppe del canto”.

Dalle caverne sovrastanti la campagna, i draghi emergevano per essere attaccati al carro della dea Ceridwen. I draghi d’aria, principalmente volano liberi e solitari. Nel Devon si crede che ogni notte un drago voli attraverso la Valle di Exe fra le fortezze sulle colline di Cadbury e Dolbury Hill, a guardia dei tesori là sotterrati. Anche in Devon, draghi volanti sono stati segnalati a Winkleigh, Challacombe ad Exmoor, e vicino alle miniere di stagno di Manaton. Quest’ultimo, in particolare, per quanto non più grande di un essere umano, emetteva un sibilo che poteva essere udito a miglia di distanza. 
A Henham, nell’Essex, un drago lungo otto o nove piedi con grandi occhi, denti minacciosi e ali singolarmente piccole, fu visto parecchie volte volare nella vicina foresta, e a Somerset un drago che sputava fuoco volava regolarmente sopra le paludi da Curry Rivell a Aller, seminando il panico nei cuori degli abitanti dei villaggi non appena sentivano “il sibilo del battito delle sue ali”. 
Alcuni scrittori hanno immaginato che i corridoi aerei dei draghi seguano e rappresentino le “linee del drago” dell’energia terrestre che scorre nelle campagne, a volte da un sito sacro ad un altro. Altri hanno ipotizzato che le luminose teste e le scure code biforcute delle comete che passavano vicino alla terra fossero diventate, nella tradizione e nella mitologia popolare, draghi volanti che sputavano fuoco. I racconti di draghi non possono essere nati da memorie del passato tempo dei dinosauri  sessanta milioni di anni separano l’ultimo dinosauro dal primo umano sulla terra. Ma alcune storie possono essere state inventate da malfattori per tenere la gente alla larga da caverne o nascondigli nelle foreste dove nascondevano i loro tesori. Altre ancora possono essere originate dalla fuga di rettili esotici da serragli privati, o da scrittori o editori per abbindolare un pubblico ingenuo. Per nostro conto sappiamo di storie nelle quali pericolosi cinghiali o cattivi proprietari terrieri sono stati, per i loro modi, ritratti come draghi. Ma nessuna di queste spiegazioni può giustificare adeguatamente l’universale presenza del drago nelle tradizioni e nei miti di ogni cultura in tutto il mondo   compresa quella dei Druidi e del Celti. 


DRAIG ATHAR SERVITORE DEL DIO DEL CIELO


Ci sono prove, comunque, che certi draghi d’aria possano essere interpretazioni poetiche o creative di insoliti fenomeni nei cieli. Un tornado può apparire inquietantemente “vivo”, e ai draghi di Longwitton nello Yorkshire, e di Torrylin ad Arran fu riconosciuta la capacità di trasformarsi in trombe d’aria. L’anno 793 d.C. è stato descritto in una cronaca dei tempi come l’anno nel quale “terribili segni si presentarono sulla terra dei Nortumbriani, seminando tristezza e terrore. Questi segni erano immense strisce di luce che passavano veloci nell’aria, trombe d’aria, feroci draghi che volavano per il firmarnemo”. Mille anni dopo, in Scozia, “molta gente di campagna poté osservare fenomeni non comuni nell’aria, definiti draghi, apparizioni di colore rosso acceso che venivano da Nord e volavano rapidamente verso Est”. Che si creda o meno che questi fenomeni fossero in realtà spiegabili con la presenza di meteoriti, improvvisi schiarimenti, aurore boreali o UFO, rimane il fatto che non possiamo allo stesso modo spiegare le cronache che ci parlano di draghi di terra ed acqua, e nemmeno quelle che ci parlano di draghi d’aria e che ovviamente non sono collegabili a fenomeni celesti.

Storie di questo genere si possono trovare nella tradizione del Galles. A Penmark Place, nel Glamorgan, la gente parla spesso di scorrerie di serpenti alati o draghi. Nelle foreste vicino a Bewper vivevano un “re ed una regina” draghi e, a Penllyne, un anziano intervistato nel 1900 riferiva di averli visti volare “con grandi ali luminose spiegate, a volte con occhi che ricordavano quelli delle piume di pavone”. Un anziano insisteva sulla verità delle sue affermazioni e si preoccupava di precisare che non erano “vecchie storie inventate per spaventare i bambini”. Suo padre e suo zio avevano ucciso alcuni di questi animali che avevano l’abitudine di rubare il loro pollame. 
Nella tradizione dei Druidi, il drago volante è una creatura del Dio del Cielo   proveniente magari dalla costellazione Draco, vicina alla Stella Polare. Rappresenta la discesa dello spirito, una visita da un altro mondo, un invito a salire a più alti livelli di coscienza. Come il fulmine e il tuono, il drago può essere terribile, portatore di distruzione. Ma se trattato con rispetto e se preso come un alleato, può aiutarci a viaggiare nel mondo dello spirito, a spingerci ancora più avanti nella ricerca dell’illuminazione.”


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